La sentenza n. 242 della Corte costituzionale sul caso “Cappato”
Corte costituzionale, sent. 22.11.2019, n. 242
La sentenza, depositata in data 22 novembre 2019, con cui la Corte Costituzionale, si è pronunciata in ordine alla questione di legittimità costituzionale dell’art. 580 c.p., sollevata in relazione al c.d. “caso Cappato”. La Corte dichiara «l’illegittimità costituzionale dell’art. 580 del codice penale, nella parte in cui non esclude la punibilità di chi, con le modalità previste dagli artt. 1 e 2 della legge 22 dicembre 2017, n. 219 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento) – ovvero, quanto ai fatti anteriori alla pubblicazione della presente sentenza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, con modalità equivalenti nei sensi di cui in motivazione –, agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili, ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli, sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente». Il testo della sentenza è rinvenibile qui.